2017年6月18日星期日

Il tramonto

Due luoghi lontani ma con un particolare evento giornaliero che li accomuna, il tramonto.
Evento naturale che attrae sempre molte persone.
Chi non ha mai passeggiato sul mare per il tramonto, sorseggiato un aperitivo al tramonto, fatto una foto ad un luogo che ama con il tramonto.
Noi parliamo al tramonto con innumerevoli gesti, lui ci risponde con i colori.
Due luoghi lontani ma con un particolare evento giornaliero che li accomuna, la luce del sole e i colori quando tramonta.
A Seoul il tramonto tinge di Arancio le piante dei parchi cittadini, le finestre dei grattacieli, gli abiti tradizionali della gente, che ancora per tradizione indossa.
A Firenze il tramonto tinge di Arancio i tetti, invade i monumenti e si distende sull’Arno.
Quando sono In Corea il tramonto mi parla di ricordi fiorentini.
Quando sono a Firenze il tramonto sprigiona voglia di casa
IL suo colore è un linguaggio universale che riesco a sentire dentro di me e che sussurra che siamo tutti abitanti di un solo luogo.
la Terra.
 
by Julia Park

2017年6月6日星期二

La matryoshka



La matryoshka (1)

“Il Creatore,- la nonna di Thaiyi, una donna troppa vecchia, che era un po' pazza, disse,  “all'inizio, il nostro dio, realmente, era solo una persona normale nel suo mondo. Per diventare un re, creò un mondo nuovo come il suo mondo, lo stesso cielo, lo stesso oceano, gli stessi animali, le stesse persone. “
"Lui voleva controllare tutte le persone nel mondo che aveva creato, ah, che briccone! Non sono disposto a vivere così. " La nonna non ha studiato filosofia, non dipingeva quando era giovane, ora, nella sua camera, c'era una figura sulla carta che disegnava con un pennarello rosso, "Voglio due occhi ancora, uno dietro la mia testa, uno alla fronte, per guardare qualcosa di speciale." Sulla carta, c'era una donna con due teste, sul viso aveva tre occhi, la nonna aggiunse un altro occhio sullo spazio bianco vicino alla testa.
"Thaiyi, mia cara, tu lo sai? Posso sentire le cose, qualcosa di speciale! L'ho detto a Maria, tua mamma, ma lei non può vedere o sentire, Non crede a una sola parola di ciò che ho detto! Che brutta sensazione!"
"Voglio creare un mondo nuovo! Diverso dal nostro mondo! Diverso anche dal mondo del creatore, dal suo mondo! Ah! Che buona notizia! Giusto?"
"Forse...si..." Thaiyi non aveva sentito niente, era soprapensiero , giocava con la matryoshka vecchia della nonna.

"Io sono il creatore del mondo nuovo! Em...penso che...non c'è amore nel mondo...non amavo Congshan, ma ho vissuto con lui tutta la vita, amavo Quyu, ma lui è morto! Ho sperato in un futuro migliore per tanti anni! Ho aspettato per lui tanti anni!" La nonna fece un grido di dolore, pianse a dirotto, improvvisamente, per l'amore del periodo adolescenziale.
Thaiyi si fermò a guardare la nonna.
Come la nonna, Thauiyi amava un uomo da ragazza, realmente, quando era nella pancia della madre, e anche se ora ha un fidanzato che ama, amava ancora quello uomo. I due amori erano diversi, l'amore per il suo  fidanzato, era vero, Thaiyi amava lui di vero cuore; l'amore per l'uomo misterioso, era un senso di attesa.
Quando era bambina, no, quando era ancora feto nell'utero della sua mamma, Thaiyi sentiva una voce dolce, la voce la accompagnò per molto tempo. Da bambina a ragazza, Thaiyi visse con quella voce, a volte era triste, a volte era allegra.
La voce disse a Thaiyi che lui l’aveva sempre aspettata, sperando che un giorno che poteranno fare un riunione si potessero ri vedere.
"Quando saremo della stessa altezza, em...dimensione...è uguale, ci potremo incontrare, Thaiyi, io ti amo." La voce disse, "Prima del tempo ci incontreremo, non preoccuparti di nulla."
La stessa altezza...la stessa dimensione... Lucia non capiva niente .


La matryoshka (2)
“Senti, Thaiyi, nel mondo non ci sono i dinosauri, lo so è sorprendente per te, ma come la persona può sapere tutto per filo e per segno, no no no, del Creatore. Devo dire tutto agli uccelli!” Diceva la nonna, “Uccelli sono uccelli, loro non sono discendenti dei dinosauri, a quanto ne so, i dinosauri non sono mai esistiti.” La nonna stringeva le suoe braccia, imitava uno dei dinosauri,.”Thaiyi  non comprendeva la mossa brusca di sua nonna.
   La nonna aveva continuato in questo stato per un lungo periodo, nella famiglia nessuno voleva stare con lei per più di 10 minuti, pensavano che lei sempre li impaurisse loro con parole assurde.
“Vorrei un po’di dolce!”La nonna faceva un grido verso l’alto, come una bambina a sua madre, ondeggiava il corpo.
“Che simpatico comportamento, anche quel movimento…”Thaiyi diceva nel suo cuore.
Era tranquilla fuori della camera, nessuno c’era in casa oltre a loro. “Uff, le scimmie nuotano tutte nel mare… ci lasciano… sempre…” La nonna non era felice, smetteva di parlare.
“Volevo ben dire! Non posso più fidarmi di loro!” La nonna si lamentava improvvisamente, “Vai vai Thaiyi, ti vorrei dire due parole in segreto… ” Diceva la nonna, misteriosamente, “Siediti vicino a me, ho un segreto da dirti.
“L’o sai perché parliamo qui ora?  Perché le scimmie nuotano nel mare?”
“Perchè loro devono lavorare… “ Quando dava la risposta, Thaiyi pensava che la domanda fosse sconcertante, lei non sempre capiva quello che la nonna diceva. Thaiyi pensava che loro due non sempre si capivano in modo perfetto.
“Perchè la sorte ha voluto così!” La nonna faceva un lungo sospiro, “Lo so, la verità è troppo difficile per te , ci sono poca poca gente lo sapeva.” La nonna mise l’indice sinistra sulla bocca, provò a mettere l’idea in testa a Thaiyi, “Non cade foglia che Dio non voglia.
“Lo so, il piano del Creatore di questo mondo, lo posso trovarle.” La nonna sogghignava, andava alla finestra, chiudeva le tende, lasciava una spiraglio di luce del sole.
Uno stormo di uccelli volavano attraverso la finestra, come grosse nubi che oscuravano il sole, l’ombra degli uccelli ossurava la stanza, la nonna diventava una nube di malinconia, “Chi sa il gioco non l’insegni…”
“Chi sa il gioco non l’insegni…” Thaiyi ripeteva questa frase e ricordava la voce misteriosa.
“Quest’anno l’estate non vuole proprio.” Aprivare Thaiyi guardava fuori dallo soiraglio delle tende.


La matryoshka (3)
   “Non cade foglia che Dio non voglia, è vero,“ Andava via dal’ombra, la nonna metteva due sedie vicino alla finestra, faccia a faccia, “Vieni Thaiyi, siedi qui con la matryoshka, ti vorrei dire qualcosa in segreto.”La nonna continuava a dire.
   Un altro stormo di piccioni volavano a bassa quota, al centro della strada. Qualcuno aveva lasciato tanti delle briciole lì. “Uccelli per il cibo,” La nonna guardava i piccioni con una aria di disprezzo. “Sono un organismi inferiori di questo mondo, loro sempre vanno al creatore. Anche il Creatore rimpastaava I corpi, poi li rimette al mondo. Più di loro, il piano comprende anche noi, tutte le cose in questo mondo, in tondo.”
   “Vanno al creatore? Oppure andavano al Creatore? Non ho capito…” Thaiyi cambiava la posizione sulla sedia, protendeva la parte superior e del corpo verso la nonna. Il suo viso lasciava l’ombra delle tende, la luce del sole splendeva sul naso e le guance di Thaiyi.
   “Vorrei un po’di dolce.” Divagava la nonna, leccando le sue labbra, “Grazie cara.”
Thaiyi andava in cucina, versava due tazze di succo di prugna, andava dalla nonna,“ La torta finita, non so chi ha mangiato l’ultimo pezzo.”
La nonna era indifferente alla torta, guardava verso la strada, “Un piccione morto,” Era impassibile, “Uccelli per il cibo, non siamo uccelli, la sorte ha voluto così. Ho visto il piano del Creatore.” Diceva lei.
“Mi hanno detto, il Creatore è giusto, anche questo mondo è giusto, tutte le creature hanno uguaglianza di diritti…” Thaiyi pensava che quando studiava a scuola, nessuno insegnava come sua nonna, diceva parole politicamente scorrette direttamente.
“Chi? Chi ha detto?”La nonna esclamava, “Non hanno visto il piano del Creatore! L’ ho visto!”La nube di malinconia sulla nonna scomparve all’istante. “Il Creatore non è giusto, non era giusto, non sarà giusto!”
“Se il Creatore sapesse…” Thaiyi diceva, anche lei era un poco eccitata, allungava il suo collo, ancora stava ferma sulla sedia.
“No! Il Creatore non mi conosce, sono una cosa leggera e nuova del suo mondo, mia madre mi ha prodotto, non sono il prodotto del Creatore. Mia madre è il mio Creatore, sono il Creatore di mia figlia, sei il prodotto di mia figlia, io ti conosco perchè siamo vicini, il Creatore di questo mondo non ci conosce perchè siamo molto lontani da lui, anche perchè non siamo morti mai.”
La nonna ancora una volta guardava fuori dalla finestra, con l’occhio solitario, “Lui non mi conosce, nonostante abbia visto il suo piano…”
“Devo fare qualcosa…”La nonna mormorava tra sé e sé, “Chissà se il gioco non l’insegni… non l’insegni…l’insegni!”La nonna piantava gli occhi arrossati addosso a Thaiyi, che brillavano.
Improvvisamente, la nonna si alzava, avanzava lo sgabello verso Thaiyi, “Ti vorrei dire due parole in segreto!”


by Peng Xuejian

2017年4月19日星期三

L'assaggio



(inconmunicabiltà)

Solo per far funzionare la vita, dunque parlo e scrivo in questa lingua. Se ci conosciamo così, lo come fosse per lasciarci. Tuttavia certamente si rimane qualcosa, ma sicuro che non è quello che uno veramente interessa.

Si conta i giorni per quando poter andare via da questo paese. Una ricerca invalida, che apatia, si guadagna i denari e le relazioni. L'anima alla fine si porta via dall'Italia. Tutti producono la gioia artificiale: i monumenti, le opere d'arte, le chiese e la gente anonima. Mica sono creati sotto il turismo e il mecanismo sociale?

C'è una distanza enorme tra io e te, un paese e un'altro. Non è il geografia, ma perché ho perso la fede come una terra straniera. Ma dove torno? La casa natale? Torno a una città che già trasformata da anni coi miei viaggi?----già una storia incontinuabile per me.

Assaggiare non per la fame, è per il gusto; corteggiare non per l'amore, è per più voglia. Per un motivo che si spinge la banalità al top. La pellicia e il gioiello sono inventati per la felicità e la patria. Il metodologia umana ti racconta sempre come misurare il nostro essere, e far comunicare tra noi. Ho dubbio se possiamo superare il nostro confine o no. Sia per la conoscenza dell'ego, sia per mandare via il solitudine. Però quando ci siamo quasi avvicinati di esiliare la distanza, che ti posso dare? O che ti posso chiedere?

by Zheng Ningyuan

Padrone di merda


by Chen Liang

2017年4月7日星期五

2017年4月1日星期六

Things in life



Quando ero a Perugia avevo un gruppo che facevamo un po’ di musica folk. Eravamo in tre, io, Stefano e Miquel. Miquel è un catalano. Dopo lo studio a Perugia è tornato in Spagna. Un estate  sono andato da lui a Sant Celoni, un paesino vicino Barcelona. Durante il viaggio ho restato un po’ con la sua famiglia.
 
Il suo fratello ha una casa sulla collina. Un giorno abbiamo deciso di dormire su. Anche stava partendo Alba la fidanzata di Miquel per giorno dopo.

Sulla strada di andare alla casa di suo fratello abbiamo preso una chitarra. Miquel cantava e io suono, poi guida Alba. Il canzone era Things in life di un film di Wong Ka-wai nel Chungking Express. Perché lui è un grande fan di Wong Ka-wai. 

Il viaggio sempre si finisce su fondo di una canzone. Pure sia per un tramonto. La strada faceva scrollare un po’ pertanto la musica è diventata intermittente.


 by Zheng Ningyuan